Cina, India, Brasile e Russia: ecco i magnifici quattro che, in questi ultimi anni, hanno rappresentato il futuro del consumo. Ma qualcosa comincia a scricchiolare anche in quei Paesi: una crescita spesso sfrenata arriva a saturazione, aumentano i prezzi, tornano le bolle finanziarie, ballano le valute, ecc. Parlando di Cina, ad esempio, secondo una ricerca dell’Hurun Report Chinese Luxury Consumer Survey 2014, i ricchi cinesi, nel 2013, hanno speso, in totale, il 15% in meno rispetto all’anno precedente e l’acquisto di regali segna un drammatico -25%. Sembra che questo andamento sia dovuto, in parte, alla campagna anti-corruzione lanciata dal primo segretario generale Xi Jin-Ping. Morale: calo delle spese di burocrati e funzionari politici e di chi se li doveva ingraziare. Grandi brand internazionali del mondo della moda e della gioielleria hanno quindi visto scendere, in modo anche vistoso, le loro vendite.