AGGIORNAMENTO APRILE 2014
Nonostante il mancato aumento del reddito medio disponibile delle famiglie italiane e l’ulteriore invecchiamento della popolazione residente, nei primi mesi del 2014 si è assistito a un risveglio della domanda interna di gioielleria. L’indice medio Istat in valore del primo bimestre ha superato di un +12,6% il corrispondente indice di un anno prima. Un aumento consistente, tenuto conto anche del ridimensionamento dei prezzi alla produzione: -6,2%. Tuttavia si tratta di un aumento limitato a due mesi soltanto e quindi è ancora incerta la sua connotazione: sarà soltanto una battuta d’arresto della prolungata tendenza negativa (con la complicità di necessarie ricostituzioni di scorte presso la lunga filiera distributiva) oppure sarà l’inizio di una nuova fase di sviluppo? Si avrà una risposta soltanto con le rilevazioni statistiche dei prossimi mesi. L’elevata cultura artistica e l’abilità manuale dei maestri artigiani è un’eredità del passato. Un’eredità che è rimasta sola nell’affrontare quel cambiamento che ha caratterizzato il mercato della gioielleria a partire dalla fine del secolo scorso. Negli anni più recenti le evidenti esigenze di innovazioni di prodotto e di processo hanno spinto alcune imprese a procedere a nuovi investimenti e all’adozione di nuovi modelli organizzativi. Investimenti e nuovi modelli indispensabili per le imprese che intendono recuperare competitività su un mercato che ha assunto dimensione mondiale. I risultati positivi emergono anche dal noto recupero delle esportazioni a partire dal secondo semestre 2013. Nel mese di gennaio 2014 l’Istat rileva un ulteriore balzo in su, del +25,9% anno su anno. Nel complesso, il recupero della domanda ha spinto la produzione. Nel primo bimestre 2014, +23.1% anno su anno. By Franco Marchesini