De Beers ha dichiarato che la domanda di gemme è in risalita rispetto al 2013, soprattutto grazie alle richieste del mercato cinese, indiano e statunitense. I dati sono talmente positivi da destare qualche perplessità rispetto alle risorse: «Senza qualche importante scoperta mineraria – afferma il gruppo – la disponibilità comincerà a diminuire a partire dal 2020». Il timore, quindi, è che l’offerta non possa più soddisfare la domanda. Una delle principali motivazioni è il progressivo esaurimento di alcuni giacimenti in Sudafrica, Namibia e Botswana, centro nevralgico delle proprietà di De Beers. Tuttavia la società controlla il 33% del mercato mondiale e, secondo il CEO di De Beers Philippe Mellier, in futuro potrebbe vedere i ricavi rafforzati: «Secondo le previsioni, in una quindicina d’anni gli acquisti cinesi avranno raggiunto in valore quelli americani. Ciò comporterebbe un ulteriore aumento della nostra fetta di mercato».
(Letizia Redaelli)