Bachelite, galalite, materie plastiche, sterling: il lusso alternativo dei gioielli fantasia raccolti da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è in mostra fino all’11 gennaio a Ca’ D’Oro, Venezia. La moda dei bijoux, che ha fatto conoscere il talento di Kenneth Jay Lane, Trifari e Boucher, si sviluppò negli Usa durante gli anni della Grande depressione. In quel periodo, la scarsità di materie prime preziose costrinse i maestri orafi a confrontarsi con la realtà e a reinventare la propria produzione realizzando alta bigiotteria in materiali non pregiati. Creazioni che vennero apprezzate anche da icone di stile come Jackie Kennedy e Diana Vreeland, celebre direttrice di Vogue Usa. La mecenate d’arte Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è un’appassionata collezionista della costume jewelry: «Le mie fonti negli USA e nel mondo sanno perfettamente cosa cerco e, quando mi chiamano, accorro appena possibile. Sono innamorata di questi gioielli bellissimi e li indosso continuamente. La mia è una collezione viva, in continua crescita».
Nella foto spilla con testa Sinbad – David Mir per Trifari, 1941
(Letizia Redaelli)