Era il 1947 quando Pietro Capuano, erede di una nota famiglia di gioiellieri napoletani, fondò Chantecler assieme a Salvatore Aprea: i due soci aprirono nel cuore di Capri la loro prima boutique, destinata a diventare cuore pulsante della creatività artigiana dell’isola e a mantenere il suo appeal nei decenni successivi grazie al pregio e alla fantasia dei suoi monili. Oggi come allora, infatti, le creazioni della maison s’ispirano alla bellezza del paesaggio caprese, celebrando il blu profondo della Grotta Azzurra, i fiori rigogliosi, i celebri Faraglioni, il profumo dei limoni. Anche la nuova collezione Anima nasce da una interpretazione dei simboli iconici del marchio, in accordo col più puro stile caprese: la campanella, il logo, il gallo, il cornetto e il ciondolo porte-bonheur Joyful sono rivisti in chiave daywear grazie all’abbinamento tra l’oro, nella versione giallo o rosa, e la madreperla. I gioielli sono caratterizzati da linee morbide e sinuose, declinate su anelli chevalière, charms, collier e bracciali a maglie ovali e tonde. La freschezza di Chantecler ha poi saputo conquistare il cuore di dive elegantissime, come raccontato nel libro Capri Jewels – The Love and Creation of Beauty recentemente edito da Rizzoli. Grace Kelly, così come Ingrid Bergman e Linda Darnell, erano fan appassionate di Capuano e Aprea. Resta negli annali, a questo proposito, il messaggio lasciato da Jacqueline Kennedy uscendo dalla boutique: «Thank you for your artistic taste, my faboluos Chantecler».
Nella foto i gioielli della collezione Anima di Chantecler