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TABELLA-1Il rallentamento dell’industria della gioielleria, rilevato nell’estate del 2015, è continuato nel mese di ottobre. Una tendenza già esaminata nella nota del mese scorso. Le esportazioni (dati Istat) sono cresciute in termini nominali del +6,4% rispetto allo stesso mese di un anno prima. Ma in termini reali (al netto del rincaro delle materie prime preziose denominate in euro) si stima una relativa stazionarietà. Nel complesso dei primi dieci mesi 2015 i valori nominali delle vendite all’estero sono cresciuti di un +11,3% rispetto al corrispondente periodo 2014. Ma anche qui, in termini quantitativi, il recupero acquisito nella prima parte dell’anno si è ridotto intornoal +2%. Le ragioni del limitato sviluppo (per un settore che esporta due terzi della produzione) sono da ricercare nelle numerose e variegate difficoltà manifestate nel contesto internazionale. E per l’altro terzo dalla persistente debolezza della domanda interna. Difficoltà che si sono trasferite nel peggioramento del clima di fiducia manifestato sia dalle imprese, sia dai consumatori.

TABELLA-2Nel singolo mese di ottobre 2015 si sono notati andamenti (anno su anno) che meritano segnalazione. Tra gli altri:

  • La Libia, a causa delle note tensioni militari, ha quasi azzerato le importazioni.
  • La Cina, dopo le drastiche riduzioni degli acquisti negli ultimi tempi, ha improvvisamente aumentato le importazioni dall’Italia di 10 volte.
  • Sull’ulteriore rettifica delle esportazioni in Svizzera ha pesato la rivalutazione del franco.
  • La riduzione del prezzo del petrolio ha penalizzato le vendite di gioielli nei paesi del medio oriente, in particolare degli Emirati Arabi.

Gli andamenti delle esportazioni ai principali paesi clienti nei primi dieci mesi sono elencati in tabella.

(Franco Marchesini)

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