Il prolungato arretramento della domanda di oro da parte della gioielleria mondiale si è ripercosso negativamente sulle esportazioni orafe italiane anche nel singolo mese di giugno 2016: – 4,2% in valore rispetto allo stesso mese di un anno prima.
Nel complesso del primo semestre dell’anno, il calo è stato del -7,8% (anno su anno). In flessione le esportazioni dei tre principali distretti di produzione (nel complesso coprono oltre tre quarti dell’export totale): Arezzo -5,9%; Valenza Po -15,3%; Vicenza -13,2%. Per contro, aumenti delle vendite all’estero di Milano +20,6%; Roma +8,8%; Napoli +11,2%.
Com’è noto, i distretti orafi italiani presentano anche attività d’importazione, ma con aspetti diversi. Così, nel primo semestre 2016 gli acquisti all’estero di gioielleria hanno rappresentato il 49,3% delle vendite per Valenza Po e l’81,2% per Milano. I distretti di Roma e di Napoli sono addirittura importatori netti. Limitati invece gli acquisti all’estero di Arezzo (5,1% dell’export) e di Vicenza (13,2%).
(Franco Marchesini)