Coi fratelli Maurizio, responsabile marketing, Valerio, responsabile prodotto, e Riccardo, ancora all’università, Beatrice Beleggia rappresenta la seconda generazione della famiglia Beleggia, titolare del Gruppo Bros Manifatture.
Come è avvenuto il suo ingresso in azienda?
Fin da ragazzina passavo le estati nei vari reparti, osservando chi realizzava i cinturini, le scatoline, i gioielli, o sfogliando le riviste per capire il mondo dei periodici e dei quotidiani.
È stata un’esperienza utile?
Fondamentale per capire i vari passaggi produt- tivi e soprattutto per interiorizzare il rispetto del lavoro, nostro e altrui, che ci ha sempre trasmesso nostro padre.
Qual è il suo ruolo oggi all’interno del gruppo?
Mi occupo della comunicazione, delle relazioni pubbliche e anche di Bros USA, che ha sede a Miami.
Un progetto o una campagna che ricorda con particolare soddisfazione?
Sicuramente il tour Brosway About You, col nostro staff nelle discoteche di tutta Italia alla ricerca dei giovani che meglio interpretassero il mondo Brosway e poi la recente sfilata notturna di Pianegonda, davanti a 200 top clients e alla stampa internazionale, nella splendida cornice di Officina del Sole, wine resort di famiglia.
Come si è sviluppato il gruppo nella sua struttura attuale?
Mio padre ha fondato una manifattura di cinturini per orologi d’alta gamma nel 1979; nel 2002 con Brosway è approdato al gioiello fashion. Nel 2008 è nato S’agapò, brand di fast fashion jewellery; le acquisizioni di Rosato, fine jewellery, e Pianegonda, contemporary design jewellery, sono arrivate nel 2011 e nel 2015.
Nessuna cannibalizzazione?
No, ogni brand ha le proprie specificità, il proprio target,una propria comunicazione.
Su quali nuovi progetti state lavorando?
Stiamo sviluppando il mercato Usa e quello cinese, con negozi e partner in loco e una distribuzione online.
La sede produttiva è sempre rimasta nelle Marche. Quanto conta per la sua famiglia il legame col territorio?
Tantissimo. Siamo nati in una regione meravigliosa, che ci ha ispirato con la sua bellezza e la sua storia. Cerchiamo di ricambiare riportando in vita strutture in abbandono o contribuendo alla ristrutturazione di tesori culturali.
Siete molto attivi anche sul fronte della beneficenza…
Siamo cresciuti nella consapevolezza che sia normale aiutare chi ha bisogno e difendere i più deboli, i bambini, le donne, i malati.
Un sogno?
Di sogni ne ho tanti…Pensando a un obiettivo concreto, vorrei continuare coi miei fratelli a lavorare nella scia imprenditoriale di nostro padre e che lui fosse orgoglioso del nostro lavoro di squadra.