Parlando di Giappone si è sempre pensato alla famosa Via della Seta, visti anche i recenti sviluppi sul fronte economico-diplomatico che stanno coinvolgendo il mondo intero. Esiste però anche un altro legame che unisce il nostro Paese con quello del Sol Levante: la Via del Corallo e del Cammeo. Era la fine dell’Ottocento, infatti, quando le famiglieD’Elia e Vitiello di Torre del Greco giunsero a Kobe, città della Baia di Osaka, per gestire le esportazioni di perle, corallo e conchiglie. Dopo più di un secolo il rapporto con il Giappone non si è mai interrotto, basti pensare che qualche decennio dopo il loro trasferimento il Principe Ereditario giapponese Hiroito durante una visita in Italia volle fare tappa proprio a Torre del Greco.
Questo forte legame ha dato vita oggi a un’affascinante mostra rappresentativa di come la maestria italiana della lavorazione di corallo e cammeo abbia influenzato la storia mondiale del costume. Un viaggio nel tempo tra Giappone e Italia – Commercianti italiani di perle e corallo è il titolo di questa storia raccontata attraverso reperti provenienti da collezioni private, foto d’epoca, immagini contemporanee e preziosi manufatti. L’esposizione sarà inaugurata il 2 maggio al Kobe Kitano Museum (Ijinkan-gai) dall’ambasciatore italiano a Tokyo, Giorgio Starace, in una data che coincide, non a caso, con l’ascesa al trono del nuovo imperatore Naruhito e con l’inizio dell’era Reiwa, cioè di ordine e armonia. Le celebrazioni continueranno lo stesso giorno a Kagoshima per festeggiare la Napoli Matsuri, la festa che si celebra ogni anno per l’anniversario del gemellaggio avvenuto nel 1960 tra la città campana e il Giappone.