Da oggi anche il corallo avrà un proprio certificato che ne attesta l’origine grazie a un sofisticato strumento di fingerprinting e non più in base a un’ispezione visiva da parte degli esperti. È questo l’importante risultato del lavoro della Commissione Corallo in ambito CIBJO in collaborazione con IGI – Istituto Gemmologico Italiano e Danat – Istituto delle Gemme e delle Perle del Barhein – che saranno i primi a poter rilasciare il certificato – e con il dipartimento di Biologia Marina dell’Università Federico II di Napoli. Un’altra tappa significativa del lavoro svolto in questi quattro anni dalla Commissione Corallo CIBJO che ha riunito operatori di tutto il comparto, dai produttori ai gemmologi ai commercianti, al fine di una maggiore etica e trasparenza in ambito di materiali preziosi. Parlando di corallo i risultati raggiunti negli ultimi anni riguardano l’adozione nel 2015 del Coral Blue Book, poi perfezionato nel 2017 e, sempre nel 2017 la stesura del manuale “Coral Guide for Customs – Classification & Identification of Coral Materials” studiato per fornire alle autorità doganali e alle Agenzie competenti corretti elementi di valutazione e classificazione dei coralli qualità gemma.