I dibattiti sono sempre più accesi e le preoccupazioni per la Terra sempre più fondate: la salvaguardia del nostro pianeta è, al momento, uno degli obiettivi di primaria importanza per i governi di tutto il mondo. Che si tratti di attuare una più accurata raccolta differenziata, o di riutilizzare i prodotti riciclabili, o ancora di ridurre i consumi, il mondo intero si sta mobilitando per allontanare il più possibile il punto di non ritorno. E a contribuire alla causa è sceso in campo anche il mondo del lusso che proprio in questi giorni, in occasione dell’incontro del G7 a Biarritz, ha presentato, su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron, il Fashion Pact. Il presidente, nell’aprile del 2019, aveva infatti affidato a François-Henri Pinault, Presidente e Amministratore Delegato di Kering, la missione di riunire i principali attori della moda e del tessile, con l’obiettivo di stabilire obiettivi pratici per ridurre l’impatto ambientale della loro industria.
È così che 32 aziende leader del settore hanno siglato questo patto: Adidas, Bestseller, Burberry, Capri Holdings Limited, Carrefour, Chanel, Ermenegildo Zegna, Everybody & Everyone, Fashion3, Fung Group, Galeries Lafayette, Gap Inc., Giorgio Armani, H&M Group, Hermes, Inditex, Karl Lagerfeld, Kering, La Redoute, Matchesfashion.Com, Moncler, Nike, Nordstrom, Prada, Puma, Pvh Corp., Ralph Lauren, Ruyi, Salvatore Ferragamo, Selfridges Group, Stella Mccartney, Tapestry. La coalizione nasce con l’obiettivo di porre un freno al riscaldamento globale con un piano d’azione per azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050, al fine di mantenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5 °C tra ora e il 2100, di ripristinare la biodiversità degli ecosistemi naturali e di proteggere gli oceani attraverso iniziative pratiche come rimuovere gradualmente l’uso di materie plastiche monouso nell’industria della moda. Il progetto, che vede per la prima volta un’alleanza così forte e senza precedenti, è aperto a qualsiasi azienda che voglia aiutare a trasformare fondamentalmente le pratiche della moda e dell’industria tessile e ad affrontare le sfide ambientali del nostro secolo.