Grazie alla partecipazione di volti noti dello spettacolo, delle case di moda, influencer e anche dei comuni cittadini, le donazioni per l’emergenza Coronavirus in Italia hanno raggiunto quote a sei zeri. Anche il mondo del lusso ha contribuito alla causa: Bulgari ha effettuato una donazione all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma per l’acquisto di un sistema di acquisizione di immagini microscopiche all’avanguardia. I brand del Gruppo Kering – tra cui Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Kering Eyewear – effettueranno una donazione pari a 2 milioni di euro totali a realtà sanitarie di Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio, dove il Gruppo e i marchi sono maggiormente presenti; l’Nwd Group ha investito 10 milioni di dollari di Hong Kong nella realizzazione di mascherine antibatteriche con la tecnologia NanoDiamonds sviluppata insieme a Chow Tai Fook, catena di gioielleria cinese fondata nel 1929 dal bisnonno dell’attuale proprietario. Dolce&Gabbana è sceso in campo con una donazione a favore della Humanitas University per sostenere uno studio mirato a chiarire le risposte del sistema immunitario al nuovo Coronavirus. Insieme ai grandi gruppi del lusso, anche altre realtà della gioielleria hanno voluto fare la loro parte nella lotta al virus. Recarlo ha optato per una significativa donazione ripartita tra l’ospedale Luigi Sacco di Milano e l’ospedale Civile Ss. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria al fine di creare nuove postazioni di terapia intensiva, posti letto con ventilatore polmonare, monitor e tutto il necessario per assistere i malati più gravi. Sempre all’ospedale Sacco di Milano sarà devoluto il 50% dei ricavi ottenuti dalla vendita dei bracciali in edizione speciale realizzati da 10 Buoni Propositi by Anna Billò. L‘iniziativa Noi e voi, insieme nell’emergenza è stata invece lanciata da Kidult con l’impegno di devolvere all’ospedale San Raffaele di Milano il 20% del ricavato delle vendite realizzate fino al 5 aprile su discoverkidult.com. Il maestro orafo crotonese Gerardo Sacco non ha voluto far mancare il sostegno alla sua città donando 30mila euro all’ospedale di Crotone per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per medici e personale sanitario. L’azienda Bc Boncar di Busto Arsizio ha utilizzato le proprie conoscenze del mondo del packaging di lusso per la produzione di mascherine destinate agli impiegati amministrativi degli ospedali e alle case di cura coinvolgendo una decina di realtà del territorio nella produzione di 2500 mascherine al giorno. All’appello di questa e di molte altre realtà che si stanno impegnando nella produzione di mascherine, la Manifattura Domodossola – da oltre cento anni nel settore tessile – ha risposto mettendo a disposizione migliaia di metri di elastici per le mascherine protettive. Insieme a queste realtà ce ne sono molte altre che si stanno attivando o che hanno già dato il loro contributo alla lotta, ricerca e prevenzione del virus.