Tra il 2019 e il 2020, prima dello scoppio della pandemia, Fair Wage Network e la Camera Nazionale della Moda Italiana hanno condotto un sondaggio tra i fornitori nazionali del lusso per redigere un Rapporto sulla Sostenibilità Sociale. Più di 1000 dipendenti dei settori tessile, pelletteria, calzature, accessori e molti altri da tutta Italia hanno partecipato alle interviste sulle condizioni lavorative e salariali. Dal Rapporto emerge che il 25% dei fornitori interpellati raggiunge la soglia necessaria a ottenere la certificazione Fair Wage che determina una corretta gestione delle condizioni lavorative in base a 12 fattori tra cui i livelli salariali, i sistemi retributivi, l’intensità delle ore lavorative, le opportunità di sviluppo della carriera, la discriminazione salariale e i meccanismi di dialogo sociale. Per le altre aziende sono emersi alcuni necessari miglioramenti come la gestione dei pagamenti completi per gli straordinari e la connessione tra salario e prestazioni, competenze ed esperienze professionali. Tra le realtà che hanno ricevuto la certificazione Fair Wage figura anche la Lem Industries, Gruppo europeo per la crescita e lo sviluppo di imprese e startup attive nel settore degli accessori specializzato anche nei trattamenti galvanici per i più importanti marchi del lusso internazionale. Il certificato rappresenta un punto di partenza per valorizzare il Made in Italy in tutto il mondo e per sensibilizzare le aziende e i grandi brand sui diritti e sulle condizioni dei lavoratori che operano in questo settore.