Portatore di una nuova visione dell’accessorio moda e amatissimo dal mondo del prêt-à-porter e dell’Alta Moda, Gianni De Liguoro si è spento all’età di 83 anni. Il suo estro creativo ha contraddistinto la bigiotteria dagli anni ’70, periodo in cui ha fondato la società che porta il suo nome distinguendosi per l’espressività dei prodotti. Con il rilancio del Made in Italy negli anni ’80, Gianni De Liguoro spicca il volo avviando numerose collaborazioni con il mondo della moda che perdureranno nel tempo: è il caso di Renato Balestra, Rocco Barocco, Fausto Sarli per la Haute Couture, ma anche Trussardi e Alberta Ferretti e, nel decennio successivo, Gai Mattiolo e Roberto Cavalli. Parallelamente alla bigiotteria, De Liguoro inizia ad affermarsi anche nella produzione di borse, cinture e abbigliamento, rafforzando il legame tra il mondo del gioiello fashion e la moda. Gli anni 2000 lo vedono tornare in passerella con nuove linee di accessori per scarpe e borse, fibbie e cinture, ma soprattutto bijoux che diventano sempre più pratici e leggeri nonostante i grandi volumi. Il cambio generazionale che ha interessato l’ultimo periodo del brand ha portato a un’ulteriore evoluzione stilistica in linea con il gusto del tempo, sempre elegante e raffinato con una particolare attenzione alla lavorazione artigianale e all’utilizzo dei materiali. L’azienda è oggi guidata dalle figlie Francesca e Cristina.
Leggi anche l’intervista di Donna Jewel a Gianni De Liguoro per il progetto Digital Grand Tour