di Laura Inghirami
Dal mondo della moda, dove sono diventate amiche, a quello della gioielleria, dove Chiara e Romy (nella foto in evidenza, da sinistra) sono diventate socie creando EÉRA, un brand il cui nome è ricco di significati. EÉRA è un omaggio all’era, il passato letto in chiave contemporanea e positiva. EÉRA è anche il tempo della tradizione e un omaggio alla famiglia come valore al quale Chiara e Romy sono particolarmente legate. «Ogni gioiello che creiamo ha il nome di un membro della nostra famiglia, le radici sono importanti perché ci permettono di essere ciò che siamo e ciò che saremo». Tutto nasce da un moschettone, trovato in un mercato vintage di Tokyo, che ha catturato l’attenzione delle due giovani imprenditrici. Da quella forma è nato un gioiello, tempestato di diamanti o dai colori fluo, che in poco tempo ha catturato l’attenzione delle star di tutto il mondo.
Come è nata la vostra passione per il mondo del gioiello?
«La passione ci è stata sicuramente trasmessa dalle nostre famiglie che hanno sempre considerato il gioiello un oggetto prezioso che veniva regalato in occasioni speciali. Entrambe lavoravamo per un brand di moda quando ci siamo conosciute, siamo diventate amiche e abbiamo condiviso questa stessa passione per il gioiello. Entrambe sognavamo di creare un brand di moda tutto nostro. Così abbiamo deciso di fondare EÉRA».
Qual è stato il vostro percorso formativo?
«Mi sono laureata in Comunicazione specializzandomi poi in Design – spiega Chiara – Mi è sempre piaciuto lavorare sul prodotto a partire dal disegno fino a vederlo realizzato». Per Romy, invece, «Il percorso accademico e professionale è stato improntato sul conoscere le logiche del business e del management dal punto di vista internazionale, frequentando università e lavorando all’estero».
Come siete organizzate all’interno del vostro team?
«Io mi dedico all’aspetto creativo mentre Romy si dedica alla parte manageriale. Possiamo dire che ci completiamo, tutte le decisioni vengono prese insieme, ognuna con una propria visione che però è sempre condivisa».
Quali sono le caratteristiche peculiari dei vostri gioielli?
«I nostri gioielli uniscono artigianalità, lusso e contemporaneità. Sono tutti realizzati con metalli preziosi quali l’oro, con pietre preziose e diamanti. L’ispirazione proviene dal mondo geometrico e dello sport, rivisitato in chiave chic e contemporanea. Infatti il moschettone, che è la nostra forma iconica, proviene da quel mondo che poi abbiamo reinterpretato attraverso un nuovo design, abbinandolo ai metalli preziosi e ai diamanti. Oltre ad avere una forma geometrica ben riconoscibile, il moschettone è funzionale. Infatti la molla in oro gli permette di essere aperto e intercambiabile. Un’altra caratteristica dei nostri gioielli sta nel fatto che sono tutti realizzati in Italia da abilissimi maestri artigiani e distribuiti da rivenditori selezionati a livello internazionale».
Sia online che offline?
«Sì! È credenza diffusa che il gioiello vada visto, toccato, provato. Noi, viceversa, crediamo nei canali di distribuzione offline tanto quanto in quelli online. La forza di EÉRA sta nel dare una continuità alle collezioni attraverso creazioni intercambiabili di cui il cliente è in grado di riconoscerne il valore anche attraverso lo schermo di un computer. PEr quanto riguarda gli store fisici, invece, in questo momento distribuiamo i nostri gioielli da Net-A-Porter, MyTheresa, The Webster, Browns, Moda Operandi, Threads, LuisaViaRoma, Harrods e Breuninger».
Esiste un gioiello al quale siete particolarmente affezionate?
«Il moschettone, sicuramente. È da lui che è iniziata la nostra storia ed è il gioiello iconico per eccellenza di EÉRA dal quale derivano anche i bracciali moschettone, altro gioiello di cui siamo particolarmente orgogliose. Siamo anche affezionate agli orecchini Chiara e Romy, due modelli che rientrano nella nostra prima collezione e ai quali abbiamo voluto dare i nostri nomi. In generale, tutti i gioielli EÉRA hanno una forte componente affettiva e fanno da tramite tra la tradizione, le radici e l’innovazione attraverso la ricerca e il design».
Cosa volete trasmettere agli altri attraverso i vostri gioielli?
«Per noi EÉRA è stata prima di tutto una sfida, la risposta ad una nostra personale ricerca dell’estetica. Per questo motivo vogliamo trasmettere la sfida verso un mondo di esplorazione culturale di due ragazze che hanno la passione verso il bello. EÉRA è un’esperienza, è la nostra visione del mondo che vogliamo condividere con gli altri».
Come immaginate EÉRA in futuro?
«Immaginiamo di dedicarci, oltre che al gioiello, anche ad altre categorie di prodotto, sempre inerenti al mondo del lusso e della moda, attraverso collaborazioni con designer affermati a livello internazionale».