Con il passare del tempo il problema dell’inquinamento da plastica negli oceani diventa sempre più dannoso. Si stima infatti che, ogni anno, finiscano in mare circa 9 tonnellate di rifiuti di plastica e 640.000 tonnellate di reti da pesca che poi uccidono quasi 100.000 balene, delfini, leoni marini, foche e tartarughe. Ulysse Nardin ha voluto indirizzare i propri sforzi per trovare una soluzione a questa crisi ambientale. Per farlo ha messo in campo un’unità di ricerca dedicata allo studio dei materiali provenienti dal mare come il PET marino (bottiglie di plastica) e le reti da pesca in poliammide. Il primo grande passo è avvenuto a ottobre del 2020 con il lancio dell’orologio R-STRAP il cui cinturino è stato realizzato con reti da pesca riciclate. Oggi il percorso sostenibile del brand continua con la presentazione del DIVER NET, progettato in modo da essere il più ecologico possibile. Per la realizzazione di questo orologio, Ulysse Nardin ha fatto affidamento su tre giovani designer bretoni che hanno creato FIL & FAB, azienda di riciclaggio e rigenerazione delle reti da pesca non più in uso che vengono trasformate in pellet di poliammide, materia prima altamente resistente all’attrito. «Design significa creare un oggetto concepito dall’inizio alla fine per svolgere le sue funzioni senza danneggiare l’ambiente – sottolinea Yann Louboutin, uno dei tre fondatori di FIL & FAB – Il nostro sodalizio con Ulysse Nardin è naturale: è inevitabilmente legato prima di tutto al mare, a Ulisse, all’Odissea, all’avventura, all’esplorazione, alle raffiche di vento, alla nebbia salina. Condividiamo anche il desiderio di produrre oggetti affidabili, fatti per durare, riducendo l’impatto ecologico. Oggi dedichiamo le nostre energie a cercare di contenere i problemi ambientali e nessuna iniziativa dovrebbe essere considerata troppo piccola. I materiali riciclati sono una necessità per il futuro».
Il cinturino del DIVER NET è realizzato in plastica PET proveniente dal mare che l’azienda svizzera TIDE, impegnata nel fermare la produzione di plastica vergine alla fonte, ha trasformato in bobine di filo. Il classico vetro zaffiro, invece, è stato sostituito da un vetro ceramico trasparente la cui produzione ha un minor impatto ambientale. I due materiali ecosostenibili trovano applicazione anche nella lunetta unidirezionale rovesciata concava. «Il mare è sempre stato parte del DNA del nostro marchio e l’esplorazione è sempre stata la nostra punta di diamante – sottolinea Patrick Pruniaux, CEO di Ulysse Nardin – C’è una forte volontà e interesse dei membri del personale a sostenere iniziative per migliorare le prestazioni ambientali del marchio. La nostra intenzione non è quella di essere i primi a innovare con materiali sostenibili, ma piuttosto di mostrare all’industria orologiera che è possibile sensibilizzare i nostri clienti sui materiali riciclati, anche per gli articoli di lusso. Saremmo molto felici se le nostre innovazioni fossero in qualche modo “open source”». Il DIVER NET monta al suo interno un movimento UN-118 con tecnologia al silicio che può essere ammirato dal fondello aperto, è subacqueo, presenta un rivestimento di Superluminova su indici e lancette ed elementi verdi su quadrante, lunetta, cinturino e protezione della corona che richiamano la natura. Il quadrante presenta anche un indicatore della riserva di carica a ore 12, una finestra della data e una piccola lancetta dei secondi a ore 6.
Per presentare questo esempio di sostenibilità e maestria degli orologiai di Ulysse Nardin, il brand ha scelto come ambassador Mathieu Crepel, un moderno Ulisse: snowboarder campione del mondo, medaglia olimpica e surfista fortemente impegnato nell’educazione alla protezione dell’acqua e del pianeta. «Quando sono sul surf mi trovo spesso di fronte al problema della plastica sulla spiaggia e in acqua. Ha effetti dannosi sulla fauna e la flora marine – ha affermato Mathieu Crepel – Sono quindi orgoglioso di poter supportare Ulysse Nardin in una riflessione che li porta a utilizzare materiali riciclati. Questa è una dichiarazione importante del marchio: la produzione di beni di lusso ora richiede un approccio globale. Essere il portavoce del lancio di questo orologio mi fa venir voglia di motivare e ispirare ancora di più le persone. E’ una conquista».