A pochi giorni dal World Ocean Day la manifattura svizzera Ulysse Nardin annuncia una nuova partnership con The Ocean Race, la gara di vela che si svolge ogni tre anni attorno al mondo. «Come partner di Time to Act di The Ocean Race, in Ulysse Nardin stiamo assumendo il ruolo di ‘guardiani del tempo’ – ha illustrato Patrick Pruniaux, CEO di Ulysse Nardin – tenendo traccia delle azioni sostenibili intraprese in modo da non perdere di vista l’obiettivo o la direzione, giocando un ruolo fondamentale nel fornire risultati positivi e tempestivi, su questioni ambientali cruciali in linea con gli impegni dei Sustainable Development Goals 14 delle Nazioni Unite». Le due realtà, profondamente legate al mondo del mare, si impegnano con questo progetto nella salvaguardia degli oceani promuovendo un atteggiamento responsabile attraverso tre attività principali: gli Ocean Race Summit, una serie di forum in tutto il mondo per progettare una politica migliore per l’oceano e indirizzare le sfide globali utilizzando innovazione locale e le migliori pratiche; un Learning Programme, in nove lingue, dedicato ai più giovani; un Science Programme che, attraverso le barche della regata e i velisti, raccoglie dati critici sull’acqua e sull’atmosfera in modo da approfondire la ricerca scientifica sullo stato dei nostri mari e del nostro clima.
«La Ocean Race, dove i nostri team gareggiano in alcune delle zone più remote del pianeta, raccoglie un insieme unico di dati ambientali completi utilizzando tecnologie all’avanguardia, condivise con gli scienziati per contribuire alle aree di ricerca globali – ha affermato Richard Brisius, presidente di The Ocean Race – Gli Ocean Race Summits sono un catalizzatore per il cambiamento e sono progettati per accelerare l’azione per ripristinare la salute degli oceani». L’impegno di Ulysse Nardin verso la sostenibilità trova applicazione anche nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni per la crescente crisi dell’inquinamento dei mari causato dalla plastica. Il brand ha infatti attivato un’unità di ricerca per studiare i materiali provenienti dal mare allo scopo di cercare diverse strade di innovazione sostenibile nell’orologeria. Un primo passo verso un’economia marina circolare è avvenuto a ottobre del 2020 con il lancio del R-Strap, un cinturino realizzato con reti da pesca riciclate, compatibile con i modelli Diver, Marine e Freak X. A novembre dello stesso anno il brand ha presentato anche il Diver Net, un orologio i cui elementi decorativi sono stati progettati nel modo più ecologico possibile. Gli altri progetti sostenibili del brand riguardano anche la conservazione delle foreste di mangrovie acquatiche, la protezione degli squali e il supporto di scientisti, esploratori, velisti, atleti e attivisti ambientali.
Foto in evidenza: Patrick Pruniaux, CEO di Ulysse Nardin, e Richard Brisius, presidente di The Ocean Race