Per trovare le origini della tradizione di San Valentino occorre tornare indietro nel tempo, all’antica Roma quando il culto di Lupercus era molto sentito e la popolazione, proprio nel mese di febbraio, festeggiava i lupercali per richiedere la protezione della fertilità. Il culto romano venne poi trasformato dalla Chiesa in una pratica religiosa sostituendo Lupercus con il vescovo romano Valentino, che sarebbe poi diventato San Valentino. Il Santo divenne poi il protettore degli innamorati perché, secondo la leggenda, fu il primo religioso a celebrare l’unione tra un legionario pagano e una giovane cristiana. Oggi storie e leggende si sono unite e, insieme alle più moderne tradizioni, hanno trasformato questo culto in un’occasione per celebrare l’amore e gli innamorati, in particolare il 14 febbraio. Le usanze per questo particolare giorno dell’anno non sono però uguali in tutto il mondo: in Giappone è tradizione, per esempio, che siano le ragazze a regalare cioccolatini ai ragazzi che ricambieranno, un mese dopo, donando del cioccolato bianco; in Olanda e Inghilterra, invece, c’è chi spedisce bigliettini senza rivelare la propria identità. In Italia per San Valentino ci si scambiano bigliettini, frasi d’amore, dolci e regali.