di Laura Inghirami
18 marzo 2022
L’ultimo decennio dell’Ottocento vide la nascita dell’Art Nouveau, un grande movimento artistico che si diffuse rapidamente in quasi tutta Europa e negli Stati Uniti, assumendo una denominazione diversa in base all’area geografica (Liberty in Italia, Modern Style in Gran Bretagna, Jugend-stil in Germania). Nonostante la grande diffusione internazionale, il Paese più importante per la produzione artistica di questo stile rimase sempre la Francia. L’Art Nouveau diede vita a una nuova concezione di arte libera in risposta a ciò che veniva percepito come un decadimento del gusto estetico dovuto all’avanzare dell’industrializzazione. Esso interessò soprattutto l’architettura e le arti applicate, ma anche la gioielleria ebbe grande rilievo, come afferma Evelyne Possémé, responsabile del dipartimento di Gioielleria Antica e Moderna del Musée des Arts Décoratifs di Parigi: “L’Art Nouveau è davvero un’arte totale, ma uno dei più grandi trionfi di quell’epoca è la gioielleria”.
Rose, orchidee, iris, papaveri, gigli, farfalle, libellule, cavallette, api, pavoni, serpenti componevano l’immaginario bucolico del gioiello Art Nouveau. I maestri orafi, infatti, si ispirarono alla maestosità e al romanticismo del mondo naturale, e allo stesso tempo rimasero affascinati dalla caducità e fragilità della sua bellezza. Essi esplorarono la natura come mai prima d’allora e ne imitarono i più piccoli e magici dettagli. Utilizzando le parole di Lucien Falize, uno dei più celebri gioiellieri dell’epoca, l’Art Nouveau rappresentò “un ritorno alla natura… per ricordarci che anche noi abbiamo un cielo, dei campi, dei boschi, delle acque, brulicanti di uccelli, fiori, erbe, insetti e pesci multicolori”.
Anche il tema della femminilità fu ampiamente esplorato e celebrato dagli artisti dell’Art Nouveau, che per le loro creazioni si ispirarono al Rinascimento. Spesso, infatti, i gioielli dell’epoca videro raffigurati attraverso linee ondulate e fluide splendidi corpi di donna, sotto forma di ninfe o giovani fanciulle, caratterizzati da lunghe chiome e lineamenti fini e delicati. Il gioiello dell’Art Nouveau interpretò il corpo femminile come un’opera d’arte della natura e lo esaltò nei suoi aspetti di grazia, eleganza e sensualità.
In un mondo in cui il gioiello veniva sempre più prodotto in serie e realizzato industrialmente, l’Art Nouveau riportò l’artigianato artistico al centro dell’attenzione. In questo periodo divennero sempre più importanti i gioielli d’artista e i gioielli di fantasia. Il valore di queste creazioni non era più determinato solamente dalla preziosità dei materiali e delle pietre di cui erano composte, bensì dalla creatività di colui che le aveva ideate. Venivano spesso scelti materiali come avorio, tartaruga, vetro e corno. Le pietre preziose erano affiancate a pietre semipreziose e gemme di minor valore. “Cercare la bellezza è uno scopo più degno che esibire il lusso”: queste le parole di René Lalique, il più innovativo e rivoluzionario tra i gioiellieri dell’epoca.
Con le sue opere che indagavano l’aspetto misterioso del mondo naturale e le sue figure spesso fantastiche ed estrose dal forte valore simbolico, René Lalique fu certamente protagonista all’Esposizione Universale del 1900 a Parigi, la capitale dell’Art Nouveau. L’evento, a cui parteciparono grandi nomi come Boucheron, Tiffany & Co., Fabergé, Vever, Fouquet, attirò partecipanti da tutto il mondo e consacrò ufficialmente il gioiello dell’Art Nouveau. Il nuovo stile manifestò in quest’occasione tutta la sua bellezza e la sua raffinatezza.
L’Art Nouveau ebbe durata breve, in quanto il suo sviluppo fu interrotto bruscamente dallo scoppio del primo conflitto mondiale nel 1914. Dopo la guerra, la sinuosità e la poeticità di questo stile furono sostituite dalle linee geometriche e semplici dell’Art Déco, ispirate alla rigidità delle città e dei grattacieli. Il mondo era cambiato. Tuttavia, l’Art Nouveau ha rappresentato il primo passo verso la modernità. Non è un caso che René Lalique, il protagonista della gioielleria di questo stile, sia stato definito “l’inventore della gioielleria moderna”. E come un lampo che in un attimo dal cielo si abbatte sul suolo, l’Art Nouveau con la sua intensa e complessa produzione artistica ha lasciato una traccia indelebile nella storia del gioiello, cambiandola per sempre.
Foto in evidenza: Edgar Bense per Boucheron, spilla in oro con diamanti e smalti, 1890