Si è chiusa l’edizione primaverile GemGenève, che si è tenuta dal 9 al 12 maggio 2024 nel Palexpo ginevrino con una presenza di più di 230 espositori, di cui 202 commercianti.
Lospazio battezzato “Il Villaggio dei Designer”, il “villaggio dei creatori”, ha chiamato a raccolta i nuovi nomi della gioielleria e gli astri nascenti del settore, fornendo un’esaltante panoramica delle firme più promettenti. Fin dalla prima edizione del 2018, GemGenève ha sostenuto attivamente la creatività contemporanea, portando all’attenzione del grande pubblico i creatori di tendenza e quelli destinati a intraprendere carriere di successo.
Per questa ottava edizione, gli organizzatori di GemGenève hanno selezionato un manipolo di creatori contemporanei internazionali. Cinque Talenti Emergenti e cinque Nuovi Designer, hanno avuto la possibilità di esporre i propri gioielli e pezzi di “Haute Joaillerie”. Beneficiando delle medesime condizioni dei professionisti affermati, alcune delle loro immaginifiche e splendide creazioni saranno presentate per la prima volta fuori dal paese d’origine.
Concepito e allestito da Nadège Totah, lo spazio “Emerging Talents & New Designers” offre a tutti i gioiellieri selezionati una libertà inconsueta. A differenza di altri saloni esistenti, GemGenève è l’unico evento dove i creatori godono di totale carta bianca. Nadège Totah ha trasformato lo spazio in un luogo incredibilmente seducente, dove regna il piacere della scoperta. I gioiellieri possono presentare tutte le loro ultime creazioni, senza necessità di farle prima “convalidare” dal comitato GemGenève. Per Nadège Totah, una tale libertà svincolata da convenzioni è l’unico modo di donare ai suoi “prediletti” la legittimità di cui sono in cerca.
Tra questi segnaliamo Shavarsh Hakobian, Armenia che ha dichiarato che “Partecipare a GemGenève è stata una tappa importante della mia carriera di gioielliere. Per la prima
volta presentavo le mie collezioni fuori dall’Armenia. L’attenzione e l’interesse degli addetti ai lavori mi hanno entusiasmato. È stata come la conferma del mio lavoro, della pertinenza dei miei gioielli, in seno a una comunità artistica e professionale più ampia.”
Di tutt’altra provenienza Villa Milano che incarna la rinascita del “made in Italy”. L’azienda familiare, fondata nel 1876, ha una storia affascinante. Villa Milano si affermò come influente gioielliere alla fine del XIX secolo: nel 1889 acquisì reputazione internazionale aggiudicandosi la medaglia d’oro all’Esposizione di Parigi grazie a una scultura in argento scomponibile. Nel 2018, Alice e Francesca Villa hanno preso le redini dell’azienda di famiglia e reinventato completamente il marchio. Forte di un approccio più concettuale alla gioielleria, la quinta generazione Villa osa introdurre nell’universo del brand nuove sorprendenti collezioni. Trasformando Villa Milano in una firma spiccatamente contemporanea, Alice e Francesca sono riuscite a infondere alla centenaria maison una freschezza e una modernità inattese.
Tra i tanti talenti emergenti e designer segnaliamo anche Diana Zhang salita alla ribalta 10 anni fa alla leggendaria Biennale des Antiquaires di Parigi, oggi una delle figure più influenti della scena artistica asiatica. Nata a Jilin, in Cina, fin dalla più giovane età si è ispirata alla moda, alla gioielleria e all’arte. Completamente autodidatta, Diana Zhang considera i gioielli un mezzo per esplorare il significato della vita. I suoi gioielli sorprendentemente realistici riflettono una realtà riscritta per mezzo delle pietre preziose.
Prima gioielliera asiatica a esporre le sue opere alla mitica Biennales des Antiquaires accanto a marchi leggendari, negli ultimi anni Diana Zhang si è affermata come una delle designer più promettenti. La partecipazione all’ottava edizione di GemGenève sarà l’occasione per incontrare una delle creatrici più riservate.
Vero e proprio trampolino di lancio per i gioiellieri indipendenti, GemGenève ha rivelato al grande pubblico alcuni nomi di assoluto valore e consolidato la notorietà di geniali creatori. Da Alix Dumas, designer attualmente sulla cresta dell’onda, a Wallis Hong, la cui fama è esplosa negli ultimi 5 anni, il salone ginevrino punta i riflettori sui creatori meritevoli di popolarità e riconoscimento. Sebbene talvolta in radicale contrasto per stile, tecnica e visione della gioielleria. Un’azione preziosa, per il settore e non solo.