Secondo le ultime stime del Centro Studi di Confindustria Federorafi, il settore dell’oreficeria-argenteria-gioielleria italiana ha chiuso il 2023 con un andamento positivo, riportando una variazione del +10,2% nel fatturato, per un totale di 11,97 miliardi di Euro. Nonostante il ritmo di crescita si sia ridimensionato rispetto al biennio precedente, le esportazioni hanno registrato un incremento a doppia cifra pari al +11,1%, compensando così la flessione del mercato domestico.
Le esportazioni di gioielleria da indosso in oro, la voce merceologica più importante del settore, hanno evidenziato una crescita limitata al +3,8% in kg. Questo dato quantitativo riflette le dinamiche inflattive e l’andamento rialzista dei metalli preziosi che hanno influenzato il mercato.
Tra le destinazioni principali delle esportazioni, la Svizzera si conferma al primo posto seguita dagli Stati Uniti (che negli ultimi quattro anni hanno registrato una significativa espansione del +89,5%) e dagli Emirati Arabi Uniti. Al contrario, la Russia ha registrato una significativa contrazione del -43,3%.
Per quanto riguarda le province italiane, Arezzo rimane al comando per l’export, seguita da Vicenza e Milano, che ha registrato una crescita significativa del +66,2%. Le province del distretto campano di Napoli-Caserta, nonostante una minore propensione all’export, hanno evidenziato nel complesso una dinamica positiva del +5,0%.
L’occupazione nel settore è in aumento, con una stima di 936 nuove unità impiegate. La Presidente di Confindustria Federorafi, Claudia Piaserico, ha sottolineato che i dati di chiusura del 2023 sono in linea con le attese, ma le prospettive per il futuro richiedono cautela a causa delle tensioni geopolitiche e dell’andamento generale dell’economia mondiale.
Per sostenere il settore, sono in corso importanti iniziative di politica industriale e internazionalizzazione, come gli accordi con la Grande Distribuzione Organizzata e le iniziative di comunicazione istituzionale di “influencer marketing” negli Stati Uniti e nel Regno Unito. L’obiettivo rimane quello di promuovere il Made in Italy e la qualità dell’oreficeria, dell’argenteria e della gioielleria italiane.
Nonostante le preoccupazioni legate alle sanzioni sui diamanti russi, il sentiment degli imprenditori italiani rimane positivo. Gli appuntamenti fieristici rimangono strategici per valutare le performance del settore nella prima parte dell’anno, dando un’indicazione chiara sulle prospettive future.