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Dal 1893, il numero 26 di Place Vendôme rappresenta molto più di un semplice indirizzo commerciale per la Maison Boucheron: è il cuore pulsante di un patrimonio ricco di storia, innovazione e savoir-faire. Questo luogo iconico a Parigi racchiude in sé non solo i negozi di alta gioielleria, ma anche gli spazi dedicati alla creazione, alla ricerca e alla conservazione dell’eredità di una delle Maison più prestigiose del mondo.

Parigi, nella sua seconda metà dell’Ottocento, ha subito una profonda trasformazione urbanistica grazie alle opere di Baron Haussmann. La creazione di ampi viali rettilinei e la riqualificazione del centro cittadino hanno reso la capitale francese uno dei simboli mondiali di modernità ed eleganza. In questo contesto, il quartiere dell’Opéra e le vie adiacenti come Rue de la Paix si affermarono come epicentri di lusso e alta moda, attirando le più prestigiose case di gioielleria e sartoria, tra cui Cartier, Mellerio e Charles Frederick Worth.

Al centro di questa area, Place Vendôme si distingueva come un’oasi residenziale di raffinata eleganza, con le sue case a schiera e i cortili privati che sembravano distaccarsi dal trambusto cittadino. Tuttavia, fu proprio in questa piazza che Frédéric Boucheron vide il suo futuro, intuendo il potenziale di uno spazio che univa prestigio, visibilità e un’architettura che rifletteva l’eccellenza delle sue creazioni.

Fu così che, dal primo negozio nel Palais-Royal di Parigi, Frédéric Boucheron decise di spostarsi, nel 1893, al numero 26 di Place Vendôme, dando il via alla trasformazione della piazza in un vero e proprio tempio dell’Alta Gioielleria. La scelta strategica si rivelò vincente: il negozio al numero 26, con la sua esposizione ad angolo che catturava la luce solare durante tutto il giorno, divenne il palcoscenico ideale per le creazioni più iconiche di Boucheron – come la famosa collana Point d’Interrogation del 1879, la prima al mondo senza fermaglio – esposte in vetrine che brillavano sotto il sole e attiravano le signore più alla moda di Parigi.

Il 26 Place Vendôme ospita oggi al suo interno tutti gli spazi principali della Maison: dallo studio creativo ai laboratori artigianali, dagli archivi storici all’appartamento privato. Questi ambienti rappresentano il centro nevralgico dell’innovazione e della tradizione, dove le nuove idee prendono forma grazie alle competenze di artigiani altamente qualificati.

Il laboratorio di Alta Gioielleria, situato al piano inferiore, è un vero e proprio tempio della maestria artigianale dove si realizzano pezzi complessi, alcuni dei quali richiedono fino a 5.000 ore di lavorazione. 

Gli archivi storici custodiscono, invece, un patrimonio di documenti, disegni, fotografie e creazioni storiche che testimoniano la storia della Maison fin dal suo inizio nel 1858. Questi archivi non sono semplici testimonianze del passato, ma un patrimonio vivo che viene costantemente arricchito e condiviso attraverso mostre, eventi e iniziative culturali. 

Al piano superiore, lo studio creativo diretto da Claire Choisne rappresenta il laboratorio delle idee più audaci. La direttrice artistica, con la sua visione innovativa, spinge continuamente i confini dell’Alta Gioielleria sperimentando materiali inusuali, come aerogel, Cofalit o scarti industriali, per creare pezzi unici che reinterpretano il concetto di gioielleria. 

All’interno del palazzo, il flagship store di Boucheron, ristrutturato nel 2018, si presenta come una vera e propria casa, con ambienti che richiamano le dimore parigine del XVIII secolo. Dall’ingresso in pietra a scacchi alla scalinata centrale con ritratti di famiglia, ogni dettaglio è studiato per far sentire il cliente accolto e parte di una storia familiare. Spazi come il Salon des Lumières, con la sua vista su Place Vendôme e le teche luminose, o il Salon des Fiancés, con il suo soffitto decorato, offrono un’esperienza di visita unica, che unisce arte, storia e lusso. A questi si aggiungono il Giardino d’Inverno, che con le sue piante esotiche richiama le serre vittoriane e le collezioni Nature della Maison, e il Salone Chinois che riflette l’interesse dei francesi per l’Oriente alla fine del XIX secolo con motivi a pagoda e pareti decorate con la tecnica del Vernis Martin, una raffinata imitazione della lacca cinese. Il Salon Chinois custodisce anche un segreto: una porta nascosta tra le modanature, costruita nel 1919, che consentiva ai clienti dell’epoca di sgattaiolare discretamente nel cortile posteriore, evitando sguardi indiscreti in Place Vendôme. 

Al terzo piano si trova, invece, il 26V, l’appartamento privato di Boucheron, un vero e proprio rifugio intimo. Creato nel 2018, questo spazio esclusivo è stato pensato come una “casa all’interno della Maison”, un luogo dove gli amici e i collaboratori di Boucheron possono vivere l’esperienza della Maison da un punto di vista più personale. Ogni dettaglio di 26V è stato studiato per evocare atmosfere diverse, tutte incentrate sul tema della Natura. La sala da pranzo, per esempio, richiama una foresta e il suo sottobosco, con un tappeto che riproduce la texture del muschio e le boiserie che richiamano pietre e materiali naturali. La scelta di un tavolo in legno bruciato e sedie rivestite di verde intenso richiama il marmo Verde Alpi che riveste anche la facciata del negozio di Place Vendôme. La sala ricevimento, invece, trasporta gli ospiti in un regno acquatico, con un divano dalle curve fluide e un tavolino in marmo che simula il movimento dell’acqua, creazioni del designer Mathieu Lehanneur e della manifattura svizzera de Sede. La camera da letto, ariosa e sognante, è arredata con carta da parati nelle delicate tonalità rosa cielo, firmata Pierre Frey, un luogo ideale per diventare un rifugio di pace e leggerezza. Il bagno, con vista su Place Vendôme e sulla Torre Eiffel, ospita un’opera d’arte scoperta durante i lavori di ristrutturazione: due sagome disegnate sulle pareti, un uomo e una donna, che sono state mantenute come simbolo di un passato nascosto e di un gioco tra memoria e presente. Completa l’atmosfera d’epoca e raffinata della residenza privata la ricostruzione della biblioteca della famiglia Boucheron. Ricca di libri appartenuti a Frédéric e Louis, la biblioteca, ricoperta da una carta da parati cinese del XVIII secolo raffigurante una cerimonia del tè, testimonia gli interessi della famiglia che superavano i confini della gioielleria, abbracciando anche l’alta moda e la natura.

Ingresso Rue de la Paix
Salon Chinois
Salon des Lumières
Giardino d’Inverno
Collana “Circé”, 1983, oro giallo, cristallo di Rocca, zaffiri colorati, diamanti © Collezione privata Boucheron
Sala da pranzo – 26V
Biblioteca – 26V
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