Anche l’America sta facendo i conti con gli effetti del coronavirus: tantissime le persone infette, circa 1,2 milioni, e altrettanto duro il colpo inferto all’economia rappresentata, per due terzi, dai consumi. Ultimo esempio lampante di questa crisi è il recente annuncio di bancarotta del colosso americano Neiman Marcus che controlla, tra gli altri, Bergdorf Goodman e Mytheresa. Il gruppo texano ha fatto ricorso al Chapter 11, legge fallimentare statunitense che permette di tenere aperta un’azienda in crisi a patto di pagare i creditori e avviare un piano di risanamento. Nello specifico, Neiman Marcus si è posto l’obiettivo di ridurre il debito che già gravava sulle sue finanza di 4 miliardi offrendo in cambio ai creditori una quota di maggioranza nel retail. Il futuro, di Neiman Marcus e del retail in generale, sembra molto incerto: chi supererà la crisi sarà costretto ad affrontare uno stravolgimento del mondo retail come lo ricordavamo, modificando l’accesso della clientela al negozio, l’utilizzo dei camerini e la fruizione dei prodotti. Chi, invece, non riuscirà ad affrontare questo periodo potrebbe essere costretto a cedere la propria attività. Nel caso di Neiman Marcus non si esclude che la concorrenza, in particolare rappresentata da Saks Fifth Avenue, abbia già pensato a una possibile acquisizione.