I ricavi dell’industria italiana della gioielleria hanno chiuso il 2013 con il segno positivo, trascinati dal recupero nell’ultima parte dell’anno. Nei raffronti con l’anno precedente, le esportazioni nell’intero 2013 sono aumentate del 7,7%, raggiungendo un valore prossimo a 6 miliardi di euro. Un aumento, com’è noto, “contenuto” dal ridimensionamento dei prezzi delle materie prime preziose. Infatti al netto di questi movimenti, la crescita dell’export 2013 si stima nell’ordine di grandezza del +15%. Ancora in sofferenza il fatturato interno. Tuttavia la spinta dell’export ha portato un aumento della produzione del +7,5% rispetto al 2012. Le tendenze delineate sopra sono in linea con quelle pubblicate recentemente dal W.G.C. Nell’intero 2013 la domanda mondiale di oro da parte della gioielleria è cresciuta del +16,5% in quantità rispetto a un anno prima. Con tale aumento la domanda mondiale è ritornata ai livelli pre crisi. Ritornando alle vendite italiane all’estero di gioielli nel 2013, si notano andamenti contrastanti relativi ai singoli distretti. Arezzo consolida la prima posizione sia per tasso di crescita (+21,5%), sia nella graduatoria dei principali distretti esportatori (con oltre un terzo dell’export totale). Più contenuti gli aumenti (11/13%) per Valenza, Milano e Napoli. Per contro, in arretramento Roma (-24,3%) e Vicenza (-1,9%). By Franco Marchesini