“Il comparto dell’orologeria italiano ha saputo reagire bene ad una crisi senza precedenti” ha detto Mario Peserico, presidente di Assorologi, nel corso della presentazione della nona edizione dell’indagine annuale sugli acquisti degli orologi da polso dei consumatori italiani (6,5 milioni nel 2013 per un valore di 1,15 miliardi di euro), effettuata da GfK Retail & Technology per conto di Assorologi. L’indagine ha rilevato una piccolissima ripresa per valore del venduto (+0,5%) a fronte di un numero inferiore di pezzi (-5,6%). Tra i dati più interessanti: la preferenza per gli orologi al quarzo con cassa in acciaio, rispetto agli orologi in materiale plastico, e per i cronografi rispetto ai “solo tempo”. I tradizionali negozi di gioielleria ed orologeria restano ancora i più importanti luoghi di acquisto, con un valore delle vendite che è passato dal 65% al 74%; crescono anche i negozi monomarca di orologi e scende il peso della grande distribuzione. Continua, invece, l’incremento delle vendite via internet, per volume (10%), che scende, però, in valore (5,4%). Da sottolineare, inoltre, la sempre più profonda conoscenza e fiducia nella marca da parte dei consumatori.