Lo storico marchio di gioielli John Rubel torna alla luce grazie a Sophie Mizrahi-Rubel, pro-pro-nipote di Jean e Robert Rubel che fondarono il marchio negli Stati Uniti nel 1942 dopo diversi anni di attività nel settore. I Rubel Frères aprirono infatti il primissimo laboratorio nel 1915, esattamente cent’anni fa, per offrire disegni per l’alta gioielleria, oltre a prodotti finiti originali. Per festeggiare il centenario Sophie ha realizzato una collezione che rende omaggio ai due fondatori e al loro nipote Marcel, suo nonno. «L’obiettivo di questa collezione è quello di preservare il patrimonio creativo della famiglia – ha affermato Sophie Mizrahi-Rubel – individuandone i punti di forza e reinterpretandoli in chiave moderna, ma soprattutto mantenendo la freschezza, la femminilità, i colori e le rifiniture dell’alta gioielleria di quell’epoca». L’imprenditrice ha inoltre riportato alla luce gli antichi schizzi della collezione Vies de Bohéme, trovati nella soffitta di famiglia in un baule impolverato. La collezione è composta da 28 pezzi ispirati a donne straordinarie, dall’aviatrice Amelia Earhart all’attrice Zsa Zsa Gábor. Tra questi la collana pendente di Amelia, ispirata a una boccetta di profumo del 1945, e l’anello Carmen, con uno zaffiro birmano di 12,75 carati. Un primo assaggio delle creazioni John Rubel è stato presentato nel corso di una serata al Luxury & Supercar Weekend di Vancouver, a metà settembre, ma sono previste nei prossimi mesi altre presentazioni a Parigi e New York.
Nella foto: anello Carmeno con zaffiro birmano, John Rubel