Arriva un primo segnale positivo dal mondo del lusso che riaccende i motori dell’alta gioielleria grazie soprattutto alla domanda cinese. Tra i grandi gruppi del settore, Richemont annuncia la ripresa delle quotazioni in Borsa che, dal minimo raggiunto a marzo di 49,9 franchi, sono risalite a 62,6. Tra i marchi del gruppo spiccano in prima fila Baume & Mercier, Panerai, Montblanc e, in particolare, Cartier che si giova delle riaperture in Cina. In Europa e America, invece, la pandemia rallenta ancora la risalita. In ripresa anche LVMH che conta attualmente una capitalizzazione di 202,3 miliardi di euro (a marzo il Gruppo era sceso a 172 miliardi). Anche le quotazioni in Borsa stanno raggiungendo i valori pre-covid con titoli a 400,7 euro contro i 287 di marzo. Meno rilevanti le oscillazioni di Tiffany & Co. i cui titoli in Borsa nel mese di marzo erano scesi da 134,3 a 111,2 dollari e che attualmente sono a 121,3, nonostante le vendite del primo trimestre abbiano riscontrato un calo del 45% a 556 milioni di dollari. Per quanto riguarda il Gruppo Kering, che dai 72 miliardi di capitalizzazione a gennaio era sceso a 60 miliardi nel mese di marzo, ora è stabilizzato sui 63 miliardi con quotazioni a 499,7 euro (il minimo raggiunto a marzo è stato di 357,6 mentre il massimo a gennaio di 610,2).
Foto, dall’alto: la nuova collezione di alta gioielleria firmata Cartier; collier Fenêtre sur Ciel della collezione Contemplation di alta gioielleria di Boucheron.