Il Palazzo dei Topi d’argento è una nuova dimensione creativa in cui è possibile immergersi e riscoprire la storia e l’essenza di Giovanni Raspini. Inaugurato a Monte San Savino, nel cuore della Valdichiana toscana, l’atelier creativo dell’argentiere toscano vede la luce dopo due anni di restauro e svela al pubblico oltre venticinque ambienti, distribuiti su cinque piani, tra stanze e saloni affrescati, un cortile interno, le cantine medievali e due terrazze panoramiche. «Ho cercato per anni un posto ove “sedimentarmi” ed esporre le cose più belle fatte in cinquant’anni di carriera – racconta Giovanni Raspini – Dove portare amici, clienti, giornalisti e visitatori per mostrare che ha ancora senso lavorare e produrre in Italia. Volevo porre le basi di un luogo che fosse allo stesso tempo atelier e laboratorio creativo, sede espositiva, bottega rinascimentale d’incontro e collaborazione, fucina per nuovi talenti». Così il palazzo, un tempo casa del celebre scultore e architetto italiano Andrea Sansovino, si è trasformato in uno scrigno di tesori, gioielli, oggetti e manufatti unici, simbolo di una preziosità e creatività tutta Made in Italy. «Ho trovato casa per i molti gioielli e i manufatti progettati in questi anni – continua Raspini – Adesso sono ospitati in tante stanze delle meraviglie, ognuna con la propria identità, eppure tutte unite da un fil-rouge stilistico ben riconoscibile. Come la Stanza dei topi d’argento e la stanza della Casa di Michelangelo, quest’ultima con una scultura in bronzo alta tre metri per la quale ho coordinato vari artefici di talento. Poi Dante ci guarda – opera realizzata in tandem con lo scatenato ultranovantenne Giancarlo Fulgenzi – o le collane di Gioielli da una wunderkammer, i teschi di Vanitas mundi, le madrepore argentee di Nautilus e la misteriosa King Kong suite. E ancora la Stanza dei velluti, la Stanza dei disegni e l’immaginifico Cabinet de curiosités, in collaborazione con l’interior designer Andrei Dmitriev».