Sotheby’s Dubai presenta il Golden Canary da 303,10 carati

Il 2022 segna il ritorno trionfale dei diamanti colorati che toccano cifre da record alle aste di tutto il mondo. Lo conferma anche il recente annuncio di Sotheby’s Dubai che, in occasione della prossima asta Magnificent Jewels del 7 dicembre a New York, presenterà un pezzo d’eccezionale bellezza: il Golden Canary. Il diamante, che vanta una colorazione Fancy Deep Brownish-Yellow dai toni luminosi e intensi, è uno dei più grandi diamanti al mondo mai classificato dal Gemological Institute of America (GIA) con i suoi 303,10 carati ed è stato stimato 15 milioni di dollari. La scoperta della pietra grezza risale agli anni ’80 nella Repubblica Democratica del Congo. Una giovane ragazza che giocava nel cortile di casa dello zio trovò la pietra tra un mucchio di macerie nel cortile di casa dello zio. Scartata dai minatori della miniera vicina, la pietra, che si rivelò essere un diamante grezzo da 890 carati, venne data dalla ragazza allo zio che, a sua volta, la vendette ai commercianti di diamanti locali. Il diamante venne presentato per la prima volta al pubblico nel 1984 al Museo Nazionale di Storia Naturale dello Smithsonian, esposto accanto ai diamanti più leggendari del mondo. Nel corso dei successivi cinque anni, il diamante grezzo venne tagliato per un totale di 15 pietre finite. Tra queste la più grande, un Fancy Deep Brownish-Yellow del peso di 407,49 carati, prese il nome di “Incomparable“. Le straordinarie caratteristiche della gemma portarono l’Incomparable a essere protagonista di numerose mostre in tutto il mondo, dal “The Nature of Diamonds” all’American Museum of Natural History di New York nel 1997 al “Diamants” al Muséum National d’Histoire Naturelle di Parigi nel 2001, fino alla più recente “The Nature of Diamonds” al Royal Ontario Museum e allo Houston Museum of Science nel 2008. Solo di recente, però, le moderne tecnologie di progettazione e taglio delle gemme hanno permesso di realizzare un ulteriore taglio della pietra in grado di massimizzarne la profondità del colore, ravvivarne la tonalità e migliorarne la forma. È così che l’Incomparable è diventato il Golden Canary.