Nato un anno fa su Telegram grazie alla condivisione di valori e preoccupazioni, il gruppo “Tutela Concorrenza” riunisce a oggi 530 gioiellerie rappresentative della decennale tradizione orafa italiana. In un momento di cambiamento come quello che il settore sta vivendo, che vede la rimodulazione della filiera, il gruppo ha sentito il bisogno di scendere in campo per difendere, ancora una volta, il riconoscimento e il rispetto dei propri diritti. Per farlo ha redatto una Carta dei Diritti delle Gioiellerie che evidenzia la posizione di difficoltà che vivono molte gioiellerie al giorno d’oggi e che si pone come mezzo di confronto propositivo con il mondo delle aziende di produzione e distribuzione. Nel documento, infatti, si richiama il diritto alla trasparenza (il gioielliere deve conoscere con chiarezza le politiche commerciali di produttori e distributori), il diritto di fornire assistenza long-life per tutti i prodotti, il diritto alla vendita b2b dei prodotti legittimamente acquistati e, quindi, allo scambio tra negozi con regolari documentazioni contabili; il diritto a contratti equi con i fornitori, il diritto alla costituzione di gruppi di lavoro e di acquisto tra gioiellerie che possano gestire direttamente le relazioni con i brand/fornitori per conto dei negozi associati e, infine, il diritto a non subire la concorrenza da parte di questi ultimi qualora praticassero politiche di distribuzione o di sconto in grado di influenzare le normali dinamiche commerciali. Il gruppo invita il settore a un confronto produttivo sul documento redatto e su tutti quei diritti che potrebbero ulteriormente emergere.
Il gruppo “Tutela Concorrenza” presenta la Carta dei Diritti delle Gioiellerie
