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Su scala mondiale la domanda di oro da parte dell’industria della gioielleria negli ultimi due trimestri 2014 ha segnato due flessioni consecutive. Stando alle rilevazioni del World Gold Council, nel secondo trimestre 2014 il calo era stato del -25,7% (anno su anno) in quantità e del -36,5% in valore; nel terzo trimestre ulteriori flessioni: del -4% e del -7,2% rispettivamente. Nel complesso dei primi nove mesi 2014 i cali della domanda mondiale sono indicati nel -11,4% per le quantità e nel -21,5% per i valori. Con riferimento ai singoli paesi consumatori di oro, le rilevazioni del WGC – per quel che valgono – indicano diminuzioni quasi generalizzate; le poche eccezioni con il segno più hanno riguardato l’India, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Nel peggioramento del contesto internazionale, l’industria italiana della gioielleria non ha fatto eccezione. Le esportazioni del trimestre giugno-agosto (rilevate dall’Istat) si sono ridotte del -11,7% in valore; ma sono rimaste stazionarie in termini reali (al netto degli effetti generati dal ridimensionamento dei prezzi delle materie prime preziose). Nel solo mese di agosto 2014 gli arretramenti, in valore, più consistenti sono segnalati per Emirati Arabi, Russia, Svizzera, Libia. Comunque, qualche recupero è atteso per il mese di settembre. Nel complesso dei primi otto mesi 2014 – rispetto al corrispondente periodo di un anno prima – le esportazioni (rilevate dall’Istat) sono cresciute del +0,6% in termini nominali. Più consistente l’aumento (+7/8% circa) in termini reali. Nonostante tutto, le vendite italiane all’estero hanno mantenuto volumi consistenti grazie al crescente impegno degli operatori nei segmenti dell’alto di gamma. Per contro, la domanda interna continua a rimanere contratta.

(Franco Marchesini)

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