Quasi al termine di un anno in cui la digitalizzazione ha accelerato il proprio corso, Altagamma ha annunciato i vincitori della quarta edizione dei Digital Awards. I premi sono stati conferiti ai brand del Personal Luxury che, secondo i dati raccolti e analizzati nella Digital Competitive Map di Contactlab, si sono distinti nell’ultimo anno per la leadership digitale. «La pandemia ha accelerato l’innovazione e le vendite online dei beni di lusso personali, passate nel 2020 dal 12% al 23% del totale. Il digitale si sta dunque trasformando da canale di vendita e di comunicazione a luogo in cui i nuovi consumatori, soprattutto i più giovani e la Generazione Z, vivono un’esperienza immersiva con il brand – ha commentato Stefania Lazzaroni, Direttore Generale di Altagamma – Con gli Altagamma Digital Awards intendiamo monitorare annualmente l’evoluzione dell’ecosistema digitale dei Personal Luxury Goods sulla base di un set di parametri molto ampio che offre un’occasione di confronto e analisi su quali siano gli strumenti più utili ed efficaci a gestire l’attività social e online». Le due categorie di premio, Digital Strategic Reach e Digital Customer Experience, hanno rispettivamente visto trionfare due brand: il Best in class, il migliore in assoluto, e il Best Improver, il brand che più di tutti ha migliorato la propria performance negli ultimi 3 anni. Infine il concorso ha premiato con lo Special Award il brand che si è classificato come Best in class nelle ultime tre edizioni della ricerca. Per il 2020 i premi sono stati conferiti a Burberry (Best in Class per migliore offerta digitale) e Gucci (Best in Class per migliore relazione con il consumatore), Prada (Best Improver per migliore offerta digitale) e, a pari merito, Dior e Moncler (Best Improver per migliore relazione con il consumatore). Lo Special Award è stato, invece, assegnato a Gucci. La ricerca di Contactlab “Il Digital Luxury nell’anno del Covid-19” ha comunque confermato il forte aumento della presenza online dei brand, in particolare attraverso lo sviluppo di strumenti in grado di facilitare lo shopping online, il coinvolgimento virtuale degli addetti alle vendite, l’adattamento dei contenuti diffusi tramite mail marketing e la spinta all’utilizzo dell’augmented reality. «Il settore del lusso è stato molto reattivo nell’adattarsi alla sciagura del Covid-19, accelerando la presenza e-commerce su tutti i canali diretti e indiretti, e sviluppando efficaci tools che facilitano la scelta e l’acquisto dei prodotti su web – ha dichiarato Marco Pozzi, Senior Advisor di Contactlab e autore della ricerca – Anche il prezioso know how dei Sales Assistant nei negozi è stato rapidamente riutilizzato con il coinvolgimento virtuale».