Quello di Ilaria Lanzoni è uno dei nomi noti tra i designer dell’alta gioielleria: nata a San Daniele del Friuli, da anni trapiantata negli States, si è conquistata notorietà e stima a livello mondiale come responsabile design per brand di assoluto prestigio, sviluppando collezioni che sono diventate dei classici e pezzi unici premiati in rinomati concorsi internazionali di gioielleria. Una carriera ricca di soddisfazioni che, dopo gli studi d’arte e le prime esperienze professionali, l’ha vista Head of Design da Garrard a Londra (dove ha lavorato gomito a gomito con Stephen Webster, per diversi anni direttore creativo della maison), quindi Design Director per Hearts on Fire a Boston e poi a New York, dove tuttora risiede.
«Quando si lavora per brand così importanti è impossibile non tenere conto del loro patrimonio di storia e cultura – racconta Ilaria – Al tempo stesso non bisogna rimanerne schiacciati, rischiando di ripetere quanto è già stato fatto. In generale, una volta identificata l’essenza di un marchio, io isolo un frammento del suo DNA, una sua particolarità, e comincio a lavorare partendo da qui: così riesco a disegnare gioielli con una loro originalità ma al tempo stesso rispettosi dell’identità del brand».
Da Hearts on Fire, per esempio, Ilaria Lanzoni ha al tempo stesso raffinato e rinnovato il prodotto: la prima collezione che ha disegnato per il brand, Illa (come era affettuosamente chiamata da bambina), era giocata sul tema della stella, diventato presto iconico per Hearts on Fire; e ha affiancato ai diamanti di taglio rotondo – i soli fino ad allora utilizzati in azienda – anche tagli diversi, che hanno permesso importanti innovazioni e un balzo in avanti in termini di personalità e riconoscibilità. «In ognuna delle collezioni che ho disegnato c’è una parte del mio percorso. Sono convinta che sia proprio questo il segreto del loro successo: per poter comunicare emozioni e diventare desiderabile, un gioiello deve avere una storia dietro di sé. È esperienza comune, ed è lo stesso per ognuno di noi: senza storia, si perde identità e, quel che è peggio, non c’è possibilità di evolvere».
A proposito di evoluzione, conclusa la lunga esperienza da Hearts on Fire, Ilaria ha intrapreso l’anno scorso una nuova avventura. Ha lanciato il suo brand ILanzoni con una prima collezione, The Look of Love: anche questa, ça va sans dire, con una bella storia da raccontare: «La mia nipotina voleva a tutti i costi un gioiello disegnato da me, e ho cominciato a pensare a qualcosa che riuscisse a esprimere tutto il mio amore per lei. Mi è tornata in mente mia nonna: ogni volta che vedeva me e mia sorella le si illuminava lo sguardo e ci salutava con una parola in dialetto friulano, voglus, che vuol dire più o meno “luce dei miei occhi”: era il suo modo per dirci quanto ci volesse bene. Ho cominciato a riflettere in termini di sguardo e di luce: in effetti, quando vediamo una persona che ci è cara, ci si illumina lo sguardo, ci brillano gli occhi. Al tempo stesso, i nostri occhi raccontano tanto di noi e della nostra personalità. In tutte le culture l’occhio è un simbolo antichissimo di attenzione, affetto, protezione. The Look of Love è anche un modo per ricordarci che non siamo mai soli e che l’amore degli altri è sempre con noi. Ho lavorato come di consueto, partendo da un tratto comune, comprensibile a tutti – l’occhio è un luminoso diamante taglio marquise – e poi l’ho arricchito con particolari come il sopracciglio che lo rendono originale: un classico con un tocco di stravaganza». Ci sono anche aspetti molto pratici in questo “Look of Love”, perché sono gioielli con un ottimo rapporto qualità-prezzo, personalizzabili – si può cambiare il colore dell’oro, la caratura e il numero delle gemme e così via – e adatti a qualsiasi donna di qualsiasi età, perfetti anche come auto-regalo o portafortuna. Quel gusto particolare, tipicamente italiano, per l’eleganza e lo stile Ilaria lo deve anche alla mamma, sarta di professione, che l’ha fatta crescere in mezzo alle stoffe, alle loro trame e ai loro colori, abituandola alla precisione e all’importanza dei dettagli. «The Look of Love è appena nata e sta assorbendo tutta la mia concentrazione. Ma, se dovessi pensare a nuovi traguardi, a nuove storie, devo dire che mi piacerebbe disegnare una collezione per uno stilista di moda. Sarebbe di certo uno stimolo e una sfida interessante!».